mercoledì 25 luglio 2012

LA MODULAZIONE

Ne hanno dette tante...... le dominanti secondarie sono delle modulazioni passeggere..... le progressioni armoniche sono accordi in una sequenza armonica con accordi che possono appartenere alla stessa tonalità o a tonalità diverse. ....nel primo caso la progressione non modula, nel secondo modula. ....la modulazione può o meno tornare alla tonalità originale. ...e sostituzioni sono modulazioni temporanee,..... le alterazioni degli accordi non sono modulazioni.....................e chi più ne ha più ne metta. c'è chi dice che la modulazione non esiste se è passeggera, chi dice il contrario, chi dice che le dominanti secondarie non sono modulazioni, chi dice di si, chi dice che le sostituzioni sono modulazioni, chi dice no........!.........!... il mio personale parere, nell'intenzione di avvicinarmi ai vostri discorsi, è che una modulazione esiste, a prescindere dal fatto che sia breve o meno. nel momento in cui c'è un cambio di tonalità e ciòè quando compare un II-V che converge verso un I che si trova in altra tonalità e cioè la sua triade non è compresa tra le triadi della scala di tonalità del brano.. Non è necessario che l'I venga suonato, la tonalità è determinata dal tritono del V. Non ritengo quindi che la sostituzione del V sia modulante perchè la triade terminale e cioè l'I è la stessa. Le dominanti secondarie non le considero modulanti in quanto risolvono su una triade che fa parte della scala della tonalità di base. In tema di modulazione, secondo me, l'aspetto più importante e che non è scritto da nessuna parte è quello di NON considerare modulanti tutte le situazioni tonali che escono dalla tonalità di base e che facciano parte di un sistema ciclico o convergente verso la triade di tonica della tonalità del brano.. Mi spiego meglio con degli esempi. La sequenza accordale di Night and Day(versione Real Book in C) sia in A che in B dalla 8^ alla 16^ battuta CONVERGE verso il C di base quindi non è modulante, i Coltrane changes non sono modulanti in quanto i centri tonali viaggiano CICLICAMENTE per terze maggiori per ritornare sulla tonalità di partenza: C-Ab-E-C. I sistemi convergenti e quelli ciclici sono delle varianti tonali il cui andamento è PREVEDIBILE ed ha una direzione ben precisa, cioè l'andamento cadenziale verso la gravità tonale di riferimento del brano altrimenti definita tonalità. La modulazione, soprattutto se fatta durante una improvvisazione deve essere IMPREVEDIBILE perchè può essere inserita a sorpresa in quasiasi chiave tonale al di fuori di strutture finalisticamene orientate che abbiano carattere ciclico(Coltrane changes) o non ciclico(Night and Day). Immaginate se durante l'improvvisazione di The "days of wine and roses" al posto di Bb-7 e Eb7 inseriamo Eb-7 e Ab7 oppure Gb-7 e Cb7, il senso non cambia granchè perchè in fondo la modulazione ha lo scopo di creare tensione e la tensione può essere creata in tanti altri modi. Nei sistemi convergenti o ciclici la direzione invece è obbligata. Questo riduce l'elemento tensione-distensione e toglie significato al concetto ed alla realizzazione della "modulazione". --------------------------------------------------------------------------------------- THE MODULATION I have said many ...... the secondary dominants are passing modulations ..... the harmonic progressions are chords in a harmonic sequence with agreements that may belong to the same color or different shades. .... In the first case the progression does not modulate, in the second modulates. Modulation .... may or may not return to the original key. Modulations ... and replacements are temporary ..... alterations of the agreements are not modulations ..................... and so on and so forth. some say that the modulation does not exist if it is temporary, who says the opposite, who says that the secondary dominants are not modulations, who he says he is, who says that the replacements are modulations, some say no ..... ...! .........! ... in my personal opinion, with the intention to get closer to your speeches, is that a modulation exists, regardless of whether it is short or not. when there is a change of key and that is when appears a II-V which converges towards a I that are located in other hue and namely its triad is not between the triads of the pitch scale of the track .. It is not necessary that I be played, the tone is determined by the tritone V. I do not think, therefore, that the substitution of V is modulating because the triad terminal and that the I is the same. The secondary dominants do not consider modulating the resolve of a triad that is part of the scale of the basic hue. In terms of modulation, in my opinion, the most important aspect and that is not written anywhere is to NOT consider all situations modulating tonal shades that come out of the base and is part of a ring system or converging to the triad tonic of the key of the song .. Let me explain with examples. The sequence of chords of Night and Day (version Real Book in C) in both A and B in the 8 ^ to 16 ^ C to stop CONVERGE base so it is not modulating the Coltrane changes are not modulating tonal centers as the traveling CYCLICALLY for third more to return to the home key: C-Ab-EC. The systems are converging and cyclical variations tonal whose performance is PREDICTABLE and has a definite direction, that is, the trend toward cadenziale gravity tonal reference track otherwise defined colors. Modulation, especially if done during an improvisation must be UNPREDICTABLE because it can be inserted surprise tonal key in any work outside of finalisticamene oriented structures which have a cyclic (Coltrane changes) or non-cyclic (Night and Day). Imagine if during the improvisation of The "days of wine and roses" in place of Bb-7 and EB7 insert Eb-7 and Ab7 or Gb-7 and CB7, the direction does not change much because basically the modulation has the purpose of create tension and tension can be created in many other ways. Systems converging or cyclic direction instead is required. This reduces the element of tension-relaxation and removes meaning to the concept and implementation of "modulation".

2 commenti:

  1. per me queste sono tutte pippe mentali da teorici della musica.
    l'artista per prima cosa è per l'appunto un artista, quindi se qualcuno etichetta dei passaggi come modulazioni temporanee, oppure cambi di tonalità o quant'altro, non dovrebbe interessare direttamente chi fà arte, sono tutte speculazioni intellettuali fatte da teorici, che non rendono migliore un brano musicale.
    Qualsiasi arte è il bisogno primario di un artista di esprimersi, c'è chi lo fà con le parole, chi con la pittura e chi con i suoni,
    ma l'arte non ha niente a che fare con la teoria, anche perchè la teoria è folle, ciò che ieri era oggi non lo è più, e un domani rideranno ancor di più dei terici...
    La teoria è una stupida convenzioni creata da intelettuali da salotto...

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  2. Sono un improvvisatore, e nei miei concerti non penso assolutamente , ne alle modulazioni ne alle scale e cosi via... vado ad istinto, per cui per mia stessa natura condivido il fatto che la musica è istintualità. Infatti mi sono sforzato di uscire dalle cosiddette gabbie tonali per orientarmi verso l'armonia modale che a mio parere lascia più libertà. Come diceva M. Davis, per uscire dalle gabbie bisogna conoscerle alla perfezione, credo che in fondo abbia anche ragione Davis. Vorrei comunque dire anche che la musica tonale possiede delle regole rigide e anche chi suona ad orecchio pur non conoscendo "le regole" dal punto divista didattico, ne è comunque sottoposto per via della cultura imposta dall'ascolto involontario di tanta musica tonale.Anche l'istinto potrebbe a questo punto essere pilotato. Certo è un argomento difficilie e sono convinto che comunque per fare bene musica è giusto che ognuno segua le proprie inclinazioni e sia spontaneo

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