domenica 29 luglio 2012

CONOSCERE L'ARMONIA?

Ritengo che l'armonia vada conosciuta qualora ci si ponga in un contesto musicale ove occorra conoscerla. Conosco un Direttore di Orchestra che propone musiche di Mozart ed altri classici che di armonia conosce quasi nulla, eppure dirige una orchestra. Credo comunque sia una eccezione. Ritenete che un musicista che non conosca l'armonia possa proporsi come direttore di orchestra? Ritengo che la musica debba partire da una sensualità innata del musicista, un vedere nei propri sensi, molti jazzisti non conoscono nulla di armonia, non sanno neanche leggere la musica, eppure suonano divinamente, suonano ad orecchio. Perchè no,anche un direttore di orchestra può non conocere l'armonia, l'importante è che sappia leggere, eseguire, interpretare. L'orecchio musicale in tutti i tipi di musica, classica, jazz, elettronica.... è la prima cosa, come lo sono l'obiettivo e la capacità di esternare le proprie emozioni. Comunque vorrei dire che a parte i geni che rag
giungono alti livelli senza aver studiato nè la musica nè l'armonia, in linea di massima lo studio della musica in generale e della armonia aiuta molto soprattutto i non geni come me e tanti altri. Secondo me il problema sta nel fatto che la crescita è aiutata dalle regole, dallo studio....ma poi ad un certo punto bisogna essere capaci di svincolarsi e di viaggiare per conto proprio, con la semplicità, vedi E Morricone, cominciò con musiche molto complesse armonicamente, poi tornò alla semplicità perche la semplicità è la soluzione della complessità. Vedi M.Davis che ad un certo punto cambiò genere passando intorno al 1954 al modale lineare, cioè la forma più semplice di modale, molti jazzisti restano ancorati al modello afroamericano, tale modello serve per imparare ma poi và superato, in fondo non appartiene alla nostra cultura, è cultura sovrapposta. La nostra vera cultura, di italiani, è quella medio orientale. http://armoniamodale...E-MODAL+HARMONY)

LA MODULAZIONE 2

La modulazione è uno dei tanti metodi che servono per destare interesse in una composizione oppure durante una improvvisazione. La modulazione è il passare ad una altra tonalità, qualsiasi tonalità. Il modulare è una scelta dell'autore la tonalità scelta è in rapporto con il pensiero dell'autore, non c'è alcuna regola, se non quella istintivo e musicale, che mette in relazione la tonalità di partenza con quella modulante. Nell'ambito della imrovvisazione avanzata esistono dei concetti, non condivisi da tutti, ad esempio se sostituisco un II-V con altro II-V, l'orecchio dell'ascoltatore non percepisce la differenza, ciò non significa che dobbiamo farne una regola, sarebbe inutile, signfica invece che il significato funzionale di una progressione possiede oggigiorno una importanza maggiore di quella che gli veniva attribuita qualche decennio or sono. Certamente la modulazione nel suo insieme non è una funzione armonica; dal punto di vista dei suoi costituenti spesso trattasi di un II-V che ha la medesima funzione dei II-V non modulanti. Lo scopo della modulazione secondo me e secondo molti studiosi di armonia è quella di destare interesse nel musicista o nell'ascoltarore, mediante un temporaneo allontanamento dalla tonalità di base per poi spesso tornare ad essa, è uno dei tanti metodi che ci consente di seguire con interesse un brano musicale. --------------------------------------------------------------------------------------- THE MODULATION 2 The modulation is one of many methods that serve to arouse interest in a composition or during a improvisation. The modulation is the switch to an other hue, any shade. The modular is a choice the author's tone is related to the choice of the author, there is no rule, except that instinctive musical that brings together the key starting with the modulator. As part of imrovvisazione advanced concepts are not shared by all, for example, if I replace a II-V with other II-V, the listener does not perceive the difference, that does not mean we have to make a rule, it would be useless, signfica instead of the functional significance of a progression nowadays possesses a greater importance than that which was attributed few decades ago. Certainly the modulation as a whole is not a harmonic function; from the point of view of its constituents often question of a II-V which has the same function of the II-V non-modulating. The purpose of modulation in my opinion and according to many scholars of harmony is to arouse interest in the musician or nell'ascoltarore, through a temporary departure from the basic colors and then often return to it, is one of many methods that allow us to follow interest in a piece of music.

mercoledì 25 luglio 2012

LA MODULAZIONE

Ne hanno dette tante...... le dominanti secondarie sono delle modulazioni passeggere..... le progressioni armoniche sono accordi in una sequenza armonica con accordi che possono appartenere alla stessa tonalità o a tonalità diverse. ....nel primo caso la progressione non modula, nel secondo modula. ....la modulazione può o meno tornare alla tonalità originale. ...e sostituzioni sono modulazioni temporanee,..... le alterazioni degli accordi non sono modulazioni.....................e chi più ne ha più ne metta. c'è chi dice che la modulazione non esiste se è passeggera, chi dice il contrario, chi dice che le dominanti secondarie non sono modulazioni, chi dice di si, chi dice che le sostituzioni sono modulazioni, chi dice no........!.........!... il mio personale parere, nell'intenzione di avvicinarmi ai vostri discorsi, è che una modulazione esiste, a prescindere dal fatto che sia breve o meno. nel momento in cui c'è un cambio di tonalità e ciòè quando compare un II-V che converge verso un I che si trova in altra tonalità e cioè la sua triade non è compresa tra le triadi della scala di tonalità del brano.. Non è necessario che l'I venga suonato, la tonalità è determinata dal tritono del V. Non ritengo quindi che la sostituzione del V sia modulante perchè la triade terminale e cioè l'I è la stessa. Le dominanti secondarie non le considero modulanti in quanto risolvono su una triade che fa parte della scala della tonalità di base. In tema di modulazione, secondo me, l'aspetto più importante e che non è scritto da nessuna parte è quello di NON considerare modulanti tutte le situazioni tonali che escono dalla tonalità di base e che facciano parte di un sistema ciclico o convergente verso la triade di tonica della tonalità del brano.. Mi spiego meglio con degli esempi. La sequenza accordale di Night and Day(versione Real Book in C) sia in A che in B dalla 8^ alla 16^ battuta CONVERGE verso il C di base quindi non è modulante, i Coltrane changes non sono modulanti in quanto i centri tonali viaggiano CICLICAMENTE per terze maggiori per ritornare sulla tonalità di partenza: C-Ab-E-C. I sistemi convergenti e quelli ciclici sono delle varianti tonali il cui andamento è PREVEDIBILE ed ha una direzione ben precisa, cioè l'andamento cadenziale verso la gravità tonale di riferimento del brano altrimenti definita tonalità. La modulazione, soprattutto se fatta durante una improvvisazione deve essere IMPREVEDIBILE perchè può essere inserita a sorpresa in quasiasi chiave tonale al di fuori di strutture finalisticamene orientate che abbiano carattere ciclico(Coltrane changes) o non ciclico(Night and Day). Immaginate se durante l'improvvisazione di The "days of wine and roses" al posto di Bb-7 e Eb7 inseriamo Eb-7 e Ab7 oppure Gb-7 e Cb7, il senso non cambia granchè perchè in fondo la modulazione ha lo scopo di creare tensione e la tensione può essere creata in tanti altri modi. Nei sistemi convergenti o ciclici la direzione invece è obbligata. Questo riduce l'elemento tensione-distensione e toglie significato al concetto ed alla realizzazione della "modulazione". --------------------------------------------------------------------------------------- THE MODULATION I have said many ...... the secondary dominants are passing modulations ..... the harmonic progressions are chords in a harmonic sequence with agreements that may belong to the same color or different shades. .... In the first case the progression does not modulate, in the second modulates. Modulation .... may or may not return to the original key. Modulations ... and replacements are temporary ..... alterations of the agreements are not modulations ..................... and so on and so forth. some say that the modulation does not exist if it is temporary, who says the opposite, who says that the secondary dominants are not modulations, who he says he is, who says that the replacements are modulations, some say no ..... ...! .........! ... in my personal opinion, with the intention to get closer to your speeches, is that a modulation exists, regardless of whether it is short or not. when there is a change of key and that is when appears a II-V which converges towards a I that are located in other hue and namely its triad is not between the triads of the pitch scale of the track .. It is not necessary that I be played, the tone is determined by the tritone V. I do not think, therefore, that the substitution of V is modulating because the triad terminal and that the I is the same. The secondary dominants do not consider modulating the resolve of a triad that is part of the scale of the basic hue. In terms of modulation, in my opinion, the most important aspect and that is not written anywhere is to NOT consider all situations modulating tonal shades that come out of the base and is part of a ring system or converging to the triad tonic of the key of the song .. Let me explain with examples. The sequence of chords of Night and Day (version Real Book in C) in both A and B in the 8 ^ to 16 ^ C to stop CONVERGE base so it is not modulating the Coltrane changes are not modulating tonal centers as the traveling CYCLICALLY for third more to return to the home key: C-Ab-EC. The systems are converging and cyclical variations tonal whose performance is PREDICTABLE and has a definite direction, that is, the trend toward cadenziale gravity tonal reference track otherwise defined colors. Modulation, especially if done during an improvisation must be UNPREDICTABLE because it can be inserted surprise tonal key in any work outside of finalisticamene oriented structures which have a cyclic (Coltrane changes) or non-cyclic (Night and Day). Imagine if during the improvisation of The "days of wine and roses" in place of Bb-7 and EB7 insert Eb-7 and Ab7 or Gb-7 and CB7, the direction does not change much because basically the modulation has the purpose of create tension and tension can be created in many other ways. Systems converging or cyclic direction instead is required. This reduces the element of tension-relaxation and removes meaning to the concept and implementation of "modulation".

lunedì 2 luglio 2012

CONSIDERAZIONI SULLA ARMONIA TONALE

La scala Ionian e l'armonia che da essa ne deriva è un prodotto generato dalla scala lydian cromatica, uno dei tanti. Possiamo adoperarla come è stata adoperata nei secoli, l'importante è conoscere questa sua origine e soprattutto è importante sapere che essa non è generatrice di accordi. Ovviamente le conseguenze di tutto ciò le lascio al vaglio dell'interlocutore .La scala favorita della lineare, finalisticamente orientata mentalità occidentale è la scala maggiore ionian. Essa è stata la scala preferita dai razionalisti cartesiani,predatori di vario tipo, imperialisti, bande, complessi militari/industriali, menti occidentali in generale, a tutti i livelli delle società occidentali. Le mie non sono critiche, ma constatazioni. L'importante è sapere che l'armonia nasce da una scala lydia e l'armonia ionica è un piccolo aspetto di essa in largo uso attuale ed anche passato e forse futuro. Ma storicizzando il fenomeno mi chiedo quanto durerà. Tutto sommato la risposta non è che ci interessi molto visto l'arco breve della nostra vita. Non è detto che ciò che si è fatto per secoli possa essere fatto per tanti altri secoli, non dico neanche di cambiare, l'importante è avere la consapevolezza di DOVE TI TROVI E COSA STAI FACENDO! -------------------------------------------------------------------------------------- CONSIDERATIONS ON THE TONE HARMONY The Ionian scale and harmony which it derives is a product generated by lydian chromatic scale, one of many. We can use it as it has been used over the centuries, it is important to know its origin and this is especially important to know that it is not generating agreements. Obviously, the consequences of all this I leave to the examination of the interlocutor. Scale favored the linear finalistically oriented Western mind is the major scale ionian. It was the scale preferred by Cartesian rationalists, predators of various kinds, imperialists, bands, complex military / industrial Western minds in general, at all levels of Western societies. My are not critical, but the findings. The important thing is to know that harmony arises from a scale lydia and harmony ion is a small aspect of it in wide use today and also the past and perhaps the future. But historicizing the phenomenon I wonder how long. All in all, the answer is not that it matters much since the short span of our lives. It is said that what has been done for centuries can be done for so many other centuries, not even tell you to change, it is important to be aware of WHERE YOU ARE AND WHAT ARE YOU DOING!