ANALISI ARMONICA DEL BRANO MODALE “ACTUAL PROOF” DI H. HANCOCK
Non a caso ho scelto questo
brano per l’analisi armonica, il motivo sta nel fatto che si tratta di
un brano modale e quindi l’analisi armonica che ne deriva è anch’essa modale.
Si tratta di un
brano che esprime bene alcune regole della composizione modale e che
costituisce un “modello” per le nostre composizioni.
Ritengo assolutamente
inutile eseguire il brano così come è stato concepito dall’Autore, come ritengo
inutile eseguire la linea melodica dell’Autore. L’analisi armonica modale
permette al musicista di creare una personale atmosfera ed una personale linea
melodica, meglio se improvvisate.
Ho preso la sequenza accordale dallo spartito presente sul “The New Real
Book – Vol. 3 “.
Ho intenzionalmente modificato la sequenza accordale nel
senso che l’ho semplificata eliminando accordi di passaggio che non influenzano
affatto il concetto armonico/modale del brano. Ho anche modificato la durata di
alcune misure, anche esse non influenzano il concetto armonico/modale del
brano. Ad esempio se il Modo “x” dura 1 misura ed il Modo “y” dura 3 misure,
non cambia nulla se entrambi i Modi durano 2 misure ciascuno ai fini della
analisi armonica modale che è l’oggetto di questo articolo.
La sequenza accordale
da spartito semplificata è la seguente:
Cm7 – Gb ma7(+11)/Bb – A13
SUS -
Ebm7(b5) - Ama9
- Ebma7(+11)/D -
F7 -
I Modi che ne derivano con le modifiche da me apportate
generano la seguente sequenza modale:
/ C
dorian /
C dorian / Bb aeolian
/ Bb aeolian / A
mixolydian / A mixolydian
/ Eb locrian /
Eb
locrian / A Lydian
/ A Lydian / D
phrygian / D phrygian
/ F mixolydian / F
mixolydian /
1) ORIGINE DEL MODO
La
scala modale da cui origina il Modo C dorian è Eb lydian.
La
scala modale da cui origina il Modo Bb aeolian è Gb lydian.
La
scala modale da cui origina il Modo A mixolydian è G lydian.
La
scala modale da cui origina il Modo Eb locrian è A lydian.
La
scala modale da cui origina il Modo A lydian è A lydian.
La
scala modale da cui origina il Modo D phrygian è Eb lydian.
La
scala modale da cui origina il Modo F mixolydian è Eb lydian.
2)
RITMO ARMONICO
È la velocità con cui si realizzano i cambi
di Modo.
In
questo caso ci troviamo di fronte ad un ritmo armonico veloce perché i
Modo si susseguono abbastanza rapidamente, infatti non son presenti aree ove un
Modo abbia una durata prolungata del tipo di quattro o più misure. La presenza
di un ritmo armonico veloce ci fa capire che non ci troviamo di fronte ad un
brano “tranquillo”; la nostra interpretazione sarà quindi connotata da un senso
di inquietudine.
3)
ANALISI TENSIVO/DISTENSIVA
La gerarchia tensiva dei Modi procedendo dal meno tensivo
al più tensivo è la seguente:
Lydian – Ionian – Mixolydian – Dorian – Aeolian – Phrygian – Locrian.
Su questa base espongo l’andamento
tensivo-distensivo della sequenza modale in esame.
Il brano comincia con il Modo dorian che
possiede una tensione media, prosegue con il Modo aeolian che possiede una
tensione medio/alta, prosegue con un riduzione della tensione dovuta alla
comparsa del Modo mixolydian, prosegue con un netto aumento della tensione dovuto
al Modo Locrian, segue un netto abbassamento della tensione dovuto al Modo
Lydian, prosegue con un aumento della tensione abbastanza significativo dovuto
al Modo phrygian, prosegue con un successivo abbassamento della tensione dovuta al Modo mixolydian con cui si conclude
il chorus unico da cui è formato il brano.
Il movimento tensivo più importante si trova al centro del brano ed è dovuto al
passaggio dal Modo con tensione più elevata presente nel brano: Eb locrian, al Modo con tensione meno elevata: A lydian. E’ in questo punto che il musicista
deve creare la maggiore intensità emotiva.
E’ degna di nota la “falsa cadenza” A lydian
– D phrygian.
Un giro cadenziale completo prevede la
cascata di quinte ad esempio D-G-C e il cambio di scala modale: D-7 (scala
dorian) – GVII (scala mixolydian) – C (scala ionian). Quando abbiamo solamente
le scale indicate senza la cascata di quinte ci troviamo di fronte ad una falsa
cadenza: C dorian – A mixolydian – G ionian. Quando esiste la cascata di quinte
ma le scale sono diverse ci troviamo anche di fronte ad una falsa cadenza: A
lydian – D phrygian.
Da notare anche che il Modo Eb locrian ed
il Modo successivo A lydian hanno la stessa scala di origine in comune e cioè A
lydian, quindi i due Modi hanno una diversa tonica modale ma lo spelling della
scala di origine è lo stesso. La presenza di note comuni ai due Modi rende il
passaggio da un Modo all’altro gradevole ed orecchiabile. Lo stesso vale per i
tre modi D phrygian seguito da F mixolydian e dal Modo che inizia il chorus C
dorian. Questi tre Modi hanno in comune la scala di origine Eb lydian.
Ovviamente i Modi presenti nel brano
possono essere, in base al gusto musicale del musicista, “alterati” conservando la loro diatonia oppure
“cromatizzati”.
Per maggiori dettagli: http://ettoregarzia.blogspot.it/2013/09/giuseppe-perna-armonia-funzionale.html